Nuova Riveduta:

Deuteronomio 30:18

io vi dichiaro oggi che certamente perirete, e non prolungherete i vostri giorni nel paese del quale state per entrare in possesso passando il Giordano.

C.E.I.:

Deuteronomio 30:18

io vi dichiaro oggi che certo perirete, che non avrete vita lunga nel paese di cui state per entrare in possesso passando il Giordano.

Nuova Diodati:

Deuteronomio 30:18

io vi dichiaro oggi che certamente perirete, che non prolungherete i vostri giorni nel paese, che state per entrare ad occupare, attraversando il Giordano.

Riveduta 2020:

Deuteronomio 30:18

io vi dichiaro oggi che certamente perirete, che non prolungherete i vostri giorni nel paese, per entrare in possesso del quale voi state passando il Giordano.

La Parola è Vita:

Deuteronomio 30:18

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Deuteronomio 30:18

io vi dichiaro oggi che certamente perirete, che non prolungherete i vostri giorni nel paese, per entrare in possesso del quale voi siete in procinto di passare il Giordano.

Ricciotti:

Deuteronomio 30:18

io ti predico oggi che tu periresti, ed in breve tempo morresti in quella terra della quale, passato il Giordano, entrerete in possesso.

Tintori:

Deuteronomio 30:18

io ti predico oggi che tu andrai in rovina, che dimorerai per poco tempo nella terra di cui entrerai in possesso passato il Giordano.

Martini:

Deuteronomio 30:18

Io ti profetizzo oggi che tu andrai in ruina, e in poco tempo non sarai più nella terra, di cui, passato il Giordano, entrerai in possesso.

Diodati:

Deuteronomio 30:18

io vi annunzio oggi che del tutto perirete, e che non prolungherete i vostri giorni sopra la terra, per entrar nella quale, e per possederla, voi passate il Giordano.

Commentario abbreviato:

Deuteronomio 30:18

15 Versetti 15-20

Cosa si potrebbe dire di più commovente e in grado di suscitare impressioni profonde e durature? Ogni uomo desidera ottenere la vita e il bene, e sfuggire alla morte e al male; desidera la felicità e teme la miseria. È così grande la compassione del Signore che ha favorito gli uomini, con la sua parola, con una conoscenza del bene e del male tale da renderli per sempre felici, se non per colpa loro. Ascoltiamo la sintesi dell'intera questione. Se loro e gli altri ameranno Dio e lo serviranno, vivranno e saranno felici. Se loro o loro si allontanassero da Dio, abbandonassero il suo servizio e adorassero altri dei, sarebbe certamente la loro rovina. Non c'è mai stata, dopo la caduta dell'uomo, più di una via per il cielo, che è indicata in entrambi i Testamenti, anche se non con la stessa chiarezza. Mosè intendeva la stessa via di accettazione, che Paolo ha descritto più chiaramente; e le parole di Paolo significano la stessa obbedienza, di cui Mosè ha parlato più diffusamente. In entrambi i Testamenti la via buona e giusta viene avvicinata e rivelata chiaramente.

Riferimenti incrociati:

Deuteronomio 30:18

De 8:19,20; 31:29; Gios 23:15,16; Is 63:17,18

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